Il piano del parto è la descrizione di un progetto di nascita riguardante il travaglio e il parto che si svolgerà all'interno di strutture ospedaliere ma anche in casa.
Va presentato e fatto controfirmare, possibilmente nei mesi prima del parto, all'ostetrica e ai primari di ginecologia e neonatologia della struttura ospedaliera presso cui si è orientati a partorire.
Il parto è un processo fisiologico naturale, non una patologia. L'atteggiamento mentale e le emozioni interferiscono in modo importante con esso. La natura deve avere il ruolo primario, gli interventi medici devono essere ridotti al minimo indispensabile (ovviamente la principale preoccupazione resta l´incolumità del bimbo e la mia) e, qualora ci fossero le condizioni per rispettare la suddetta fisiologia, desidero che siano rispettate le seguenti richieste:
Considero la gravidanza "oltre il termine" quella che va oltre la 42° settimana di gestazione, prima di tale termine mi opporrò a qualsiasi forma di "induzione” o “accelerazione del parto" o cesareo programmato. Se i medici che mi assisteranno valutassero di dover prendere decisioni contrarie a questo progetto, chiedo che mi vengano preventivamente descritte (anche in caso di urgenza) le motivazioni che li inducono a tali differenti scelte e che non compiano mai procedure su me stessa o sul mio bambino senza avermene prima illustrato l’assoluta necessità e chiesto il consenso.
Il travaglio : Vorrei che il mio compagno fosse presente durante tutto il travaglio e che fosse lasciato libero di aiutarmi e darmi supporto. Vorrei avere la possibilità di muovermi e di camminare a mio piacimento senza essere costretta a sottopormi a monitoraggio continuo tramite ad esempio apparecchiature che non consentono di spostarsi liberamente. In questa fase vorrei poter mangiare e bere liberamente. Vorrei poter fare una doccia se dovessi sentire il bisogno di rilassarmi o, qualora presente, poter travagliare in vasca. Non voglio subire clisteri. Non desidero essere rasata. Non desidero che le acque vengano rotte artificialmente. Non voglio che il travaglio venga accelerato con flebo, gel o altro. Vorrei che il travaglio si svolgesse in un clima sereno, con luci soffuse, poche persone (il mio compagno, l´ostetrica di fiducia) nella stanza, senza via vai continuo di medici. Vorrei che le visite interne fossero ridotte al minimo indispensabile e mai sotto contrazione.
L´anestesia: Non voglio l´anestesia epidurale con la quale non potrei muovermi, camminare o cambiare posizione a mio piacere. Non voglio che alcun tipo di antidolorifico mi sia somministrato.
Il Cesareo: Se fosse necessario un cesareo d´urgenza desidero che prima mi sia spiegato il perché e che mio marito possa rimanere insieme a me nella stanza. Se possibile, anche in caso di cesareo d´urgenza, desidero un´anestesia non totale che mi permetta di vedere il bambino appena uscito dalla pancia. Desidero che si abbassino le luci al momento di estrarre il bambino, e che venga trattato nella maniera più dolce possibile, aspettando prima di tagliare il cordone e consegnandolo a mio marito il prima possibile.
L'Episiotomia: Desidero che non venga effettuata l´episiotomia. Desidero che l’ostetrica non ostacoli la dilatazione naturale del mio perineo e mi lasci scegliere le posizioni più favorevoli, assecondando la mia voglia di spingere ed aiutandomi con olii e pezze calde sul perineo.
Il Parto: Vorrei poter scegliere la posizione che mi sembrerà più adeguata al momento dell´espulsione, non voglio dover partorire per forza sul lettino da parto. Vorrei poter essere libera di scegliere se partorire in acqua. Vorrei poter spingere quando io lo sento necessario e non a comando; vorrei essere informata se tutto procede bene, e informata su quale sia il momento più indicato per spingere o rilassarmi, ma non che ciò mi sia imposto come un ordine. Non voglio assolutamente essere visitata o toccata durante le contrazioni. Vorrei che le eventuali visite durassero il tempo strettamente necessario per l'espletamento delle operazioni di monitoraggio essenziali e non oltre. Vorrei essere libera di vocalizzare o urlare come mi sento al momento. Vorrei che la sala parto fosse calma e tranquilla, e che ci siano solo le persone indispensabili, ridotte al minimo, per poter vivere l´intimità del momento. Vorrei evitare qualunque intervento operativo o invasivo (uso di ventosa, forcipe, manovra di kristeller, agocannulla di routine, ecc...) a meno che la vita mia e del mio bambino non ne dipendano direttamente. Vorrei che mio marito restasse con me per poter accogliere il bambino insieme. Se ne sentirò il bisogno, vorrei che ci fosse la possibilità di vedere attraverso uno specchio la progressione del bambino. Se invece non lo richiederò vorrei che la persona che si occuperà del parto mi spiegasse a voce come procede il bambino. Vorrei poter decidere io i modi e tempi di relazione col bimbo appena nato. Non vorrei che mi venisse impedita la possibilità di avere un primo contatto con il bambino subito dopo l´espulsione e per un minimo di due ore e che il papà si occupasse del bambino per primo (se se la sentirà).
Il Cordone ombelicale: Vorrei che fosse il papà a tagliare il cordone ombelicale solo a secondamento avvenuto.
Il lavaggio e aspirazione delle mucose nasali: Non acconsento ad alcun tipo di lavaggio nè all'aspirazione delle mucose nasali a meno che non ci sia una diretta necessità di salvaguardare la vita del bambino.
La Pesatura: Acconsentirò alla pesatura del bambino solo e soltanto dopo che io ed il mio bambino ci saremo conosciuti; la pesatura potrà essere eseguita esclusivamente quando io riterrò che sia il momento meno di disturbo per il bambino.
Il Secondamento: Vorrei poter espellere la placenta attraverso le spinte senza che l´ostetrica faccia pressione sul ventre, aspettando con calma il momento giusto. Prima che si utilizzino tecniche non naturali per espellere la placenta voglio che siano passate almeno due ore e che l'ambiente sia caldo e siano disponibili coperte per riscaldarci e che mi fosse lasciata la possibilità di provare ad allattare il bambino in quanto sia il caldo che l'allattamento possono favorire l'espulsione naturale della placenta.
Le Terapie: Non acconsento alla somministrazione per via orale o intramuscolo della profilassi della vitamina K a meno che non vi siano state complicazioni molto gravi durante il parto o che il bambino manifesti gravi problemi o che non sia potuto stare a contatto con me. Non acconsento alla somministrazione della profillassi oftalmica con collirio antibiotico a meno che dal tampone non risulti un'infezione in atto di clamidia o gonorrea e che il bambino non mostri evidenti segni di congiuntivite in atto.
L'Allattamento: Parto naturale o cesareo che sia, vorrei che nessuno ostacoli la mia eventuale richiesta di mettere il bambino al seno immediatamente dopo il parto, già in sala parto, anche prima dell'espulsione della placenta anche per favorire il secondamento. Non voglio che venga dato il biberon a mio figlio senza il mio accordo, tanto meno il ciuccio o che gli sia somministrato qualsiasi liquido men che meno senza che prima sia stata informata sul tipo di sostanza e il perché gli deve essere somministrata.
La Degenza: Vorrei poter rientrare a casa già a due ore dal parto. Acconsento che la degenza si prolunghi oltre le due ore dal parto solo in caso di oggetivo pericolo di vita mia o del bambino e, nel caso, vorrei che mio figlio restasse con me fin dalla prima notte, attuando il rooming-in, a meno che il mio stato di salute non me lo consentisse. Vorrei, in caso di cesareo, che il papà o mia madre potesse rimanere con me il piú a lungo possibile (anche l´intera notte).
Lo screening neonatale: In caso di dimissioni precoci e al fine di individuare alcune patologie che devono essere tempestivamente trattate mi impegno a sottoporre il bambino entro le 48-72 ore allo screening metabolico (test di guthrie) dell'ipotiroidismo congenito, della fenilchetonuria e della fibrosi cistica.
Certa di trovare la vostra comprensione e collaborazione, vi ringrazio anticipatamente, fiduciosa che le mie richieste saranno accolte e che il parto rimanga un evento splendido, intimo e naturale come è giusto che sia.
(si ringrazia l'ostetrica Arianna Colantonio che opera nella Regione Umbria per le sue utili informazioni a riguardo)
Link utili per approfondire:
Linee guida OMS per il parto naturale (in inglese)
wombecology, vita intrauterina
partorire in modo naturale, intervista al professor michel odent
primal health research, correlazione tra la nascita e la salute nel proseguio della vita
Ostetricia oggi, l' arte e la scienza della nascita (portale internazione dell'ostetricia)
--
ATTENZIONE: In questo articolo sono pubblicate informazioni a scopi puramente informativi che non possono sostituirsi in alcun modo al parere di un medico. In caso di dubbi sul proprio stato di salute bisogna sempre contattare il proprio medico curante o un altro professionista sanitario. Prima di intraprendere qualsiasi azione potenzialmente pericolosa per la salute propria o dei propri figli chiedere sempre il parere al proprio medico di fiducia. Si declina ogni responsabilità dal seguire qualsiasi consiglio senza averne parlato col proprio medico.